Furio Ombri è nato nel 1962 ad Antella, un piccolo paese della provincia fiorentina.

Da sempre appassionato di scrittura, si è cimentato con fumetti, racconti, strisce umoristiche, battute e giochi enigmistici. Ha collaborato con la Lancio, con Gino & Michele per le raccolte Anche le formiche nel loro piccolo s’incazzano, e con La settimana enigmistica per la creazione di rebus. Cura da anni una pagina dell’Agenda di Comix

Nel 2011 ha pubblicato il racconto Di numeri e di me, nella raccolta del Premio Lama e Trama − narrazioni in punta di coltello, con il quale ha vinto il concorso nel 2010 (ed. Perdisa Pop). Nel 2014 il suo racconto Parole Crociate è uscito nella raccolta Carabinieri in giallo (Il Giallo Mondadori).

© Foto di Enzo Scalia

Il suo romanzo LA SERA PRIMA DI DORMIRE è in lettura presso gli editori

1972, Ponte al Drago, un paese della campagna fiorentina. I carabinieri stanno issando un corpo da un pozzo. Cinque giorni prima è scomparso un ragazzino di nome Fulvio. Giacomo e Pietro sono due dodicenni: le facce opposte della stessa moneta. Giacomo dice “cavolo”. Lo trovi sui compiti, in chiesa o al campino. Combatte con una sorellina rompiballe e con il suo coscienzioso ombelico che presume di saperne più di lui. Pietro dice “cazzo”, lo trovi in bici al fiume o a spalare terra su un motocarro. Combatte con un padre trasfigurato e con un fratello grezzo e dalla testa rasata che presume di saperne più di lui. 

Il maresciallo dei carabinieri Coppolaro ha un dono − che è forse più una maledizione − grazie al quale vede, o crede di vedere, episodi della vita bambina di chi ha di fronte: comprende così l’anima, in purezza, della persona “guardata”. Si fida però solo in parte delle sue visioni: poi serve un metodo, un’idea risolutiva o, più spesso, una botta di culo. Dovrà collaborare con un capitano imposto come rinforzo dal comando di Firenze, un tipo più concreto, accademico, sicuro di sé e, come risulterà, anche un bel po’ coglione. 

Giacomo e Pietro supereranno le loro differenze e sfideranno la paura, guidati da una miscela di coraggio e incoscienza, ché ancora possono farlo, liberi come sono dai legacci della vita adulta. E prima ancora che i due ragazzi o i carabinieri arrivino a Fulvio, sarà lui stesso a liberarsi del suo aguzzino: grazie a un piccolo aiuto da parte di Pietro che, inconsapevolmente e con lo stesso insignificante gesto, condannerà a morte Coso, ovvero la bestia che non riesce più a immaginare come padre. 

L’evolversi di un’amicizia improbabile, complicata e necessaria, di fronte a un male che non è mai stato così vicino.

GENERE Narrativa (GIALLO) LUNGHEZZA 280 cartelle 
2° EPISODIO IN FASE DI STESURA